Gérard Philipe (Cannes, 4 dicembre 1922 – Parigi, 25 novembre 1959) è stato un attore francese.
È ricordato soprattutto per Il diavolo in corpo (1947), diretto da Claude Autant-Lara e tratto dall'omonimo romanzo di Raymond Radiguet, una struggente storia d'amore che fece urlare di sdegno i moralisti, ma che per i giovani dell'epoca rappresentò una sorta di manifesto in cui essi ritrovarono le loro inquietudini, il loro desiderio d'amore, la loro polemica nei confronti delle generazioni che avevano fatto la guerra.
Gérard Philipe, bel ragazzo dal volto intenso e appuntito, gli occhi languidi, la capigliatura ribelle, interpretando la parte di protagonista divenne l'incarnazione di questa rivolta, il simbolo di una gioventù psicologicamente fragile, inquieta, più crudele verso sé stessa che verso gli altri. Il personaggio si ripeté ne La Certosa di Parma (1947) di Christian-Jaque: l'eroe Stendhaliano Fabrizio Del Dongo era sostanzialmente identico al personaggio creato da Radiguet, proprio perché eternamente diviso tra la spinta ideale e un più concreto adattamento alla gretta realtà.