Zvonimir Boban (Imoschi, 8 ottobre 1968) è un dirigente sportivo ed ex calciatore croato, di ruolo centrocampista, Chief Football Officer del Milan.
Soprannominato Zvone o Zorro, Boban cresce calcisticamente nella Dinamo Zagabria, per la quale debutta a soli sedici anni e che lo lancia in patria e in Europa; dopo appena tre anni ne diventa capitano e leader assoluto, arrivando a collezionare 109 partite e 45 gol in sei anni, segnalandosi come uno dei giovani più promettenti d'Europa.
Nel maggio 1990 si verificano i disordini più gravi della storia del calcio jugoslavo: l'incontro Dinamo Zagabria-Stella Rossa non può infatti neppure aver inizio perché la baraonda scoppiata sugli spalti del Maksimir assume in pochi minuti dimensioni drammatiche. Quando i giocatori della Dinamo intervengono per cercare di calmare le acque, avviene il fatto più eclatante: Boban colpisce infatti un agente con un calcio volante per proteggere un giovane tifoso croato dalle manganellate della Polizia Federale Jugoslava. La rivolta si spegne solo a tarda notte, con un bilancio di 138 feriti, 147 arresti e danni ingenti sia dentro lo stadio che nelle strade adiacenti, e inasprisce ancora di più i rapporti tra le due nazioni. Boban, dopo aver rischiato l'arresto, viene sospeso per sei mesi dai campi da gioco, fatto che non gli permette di partecipare ai mondiali in Italia.