Stella Stevens, nata Estelle Caro Eggleston (Yazoo City, 1º ottobre 1938), è un'attrice statunitense.
Figlia dell'infermiera Estelle Dovey (nata Caro e dunque forse di lontane origini anche italiane) (1911-2002) e dell'assicuratore Thomas Ellett Eggleston (1910-1991), appena sedicenne sposò nel 1954 Noble Herman Stephens, dal quale l'anno successivo ebbe il suo unico figlio, Andrew Stevens, che diventerà anch'egli attore, noto soprattutto negli anni ottanta. Nel 1956 la coppia divorziò. I primi contatti della Stevens con il mondo dello spettacolo risalgono agli anni adolescenziali, quando frequentava il collegio statale di Memphis (ove la famiglia si era intanto trasferita), e alla partecipazione ad una rappresentazione teatrale di Fermata d'autobus (Bus stop) di William Inge, per la quale sembra che ricevette ottime e promettenti critiche nella stampa locale.
Bionda e con gli occhi azzurri, nel gennaio 1960 fu playmate della rivista Playboy , dove apparve anche in seguito, dando ulteriore impulso alla sua carriera e che le consentì nel corso degli anni sessanta di diventare una delle attrici/modelle statunitensi più fotografate nelle riviste di settore. Esordì sul grande schermo alla fine degli anni cinquanta, interpretando ruoli che misero in risalto soprattutto la sua prosperosa bellezza. Tra i primi film a cui partecipò, pur se in ruoli marginali, da ricordare le commedie Dinne una per me (1959) di Frank Tashlin, ove interpretò il breve ruolo di Chorine, e Il villaggio più pazzo del mondo (1960) di Melvin Frank e Norman Panama, nel ruolo di "Appassionata" von Climax. Pur non riscuotendo un particolare successo, questi film favorirono la carriera della Stevens, che nel 1960 vinse il premio Golden Globe come attrice rivelazione dell'anno per il film di Tashlin.