Simonetta Stefanelli (Roma, 30 novembre 1954) è un'attrice italiana.
Iniziò a lavorare nel cinema a soli 13 anni, con un piccolo ruolo in Una moglie giapponese? (1968), e subito si distinse per «la classica bellezza da brava ragazza, molto carina, sensuale, occhi grandi e penetranti, pare quasi un cerbiatto». Dopo altri due ruoli minori e agli antipodi, nella commedia Homo Eroticus accanto a Lando Buzzanca, e nell'autoriale In nome del popolo italiano diretta da Dino Risi, entrambi del 1971, nello stesso anno si mise in luce grazie a Non commettere atti impuri di Giulio Petroni, appartenente al filone della commedia sexy all'epoca molto in voga in Italia.
Questo ultimo film le aprì la strada per ottenere, a soli 17 anni, il ruolo con cui divenne conosciuta in tutto il mondo, quello di Apollonia Vitelli-Corleone, moglie di Michael Corleone nell'acclamato Il padrino (1972) di Francis Ford Coppola. Nel 1973 posò senza veli per l'edizione italiana di Playboy, scelta che nell'immediato ne fece tra le giovani attrici più richieste dal cinema italiano; tuttavia, con lo spegnersi dell'eco del successo de Il padrino, Stefanelli divenne richiesta dai registi principalmente «per la sua bellezza e per quel volto angelico che per contrasto fa sognare voglie da lolita perversa», motivo per cui a metà degli anni 1970 girò prettamente commedie erotiche come Lucrezia giovane, La nuora giovane, Peccati in famiglia e La profanazione.