Olga Nawoja Tokarczuk (AFI: ; Sulechów, 29 gennaio 1962) è una scrittrice polacca. È una degli scrittori polacchi della sua generazione più acclamati e di grande successo commerciale, particolarmente nota per il timbro mistico della sua scrittura. Ha pubblicato raccolte di poesie, vari romanzi, così come di altri libri con opere più brevi. Con l'opera I vagabondi (in Italia edita da Bompiani nel 2018) ha vinto il Man Booker International Prize e il 10 ottobre 2019 le è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura per l'anno 2018 «per un'immaginazione narrativa che, con passione enciclopedica, rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita».
Tokarczuk è nata a Sulechów vicino a Zielona Góra, in Polonia. Prima di iniziare la sua carriera letteraria, dal 1980 ha studiato psicologia presso l'Università di Varsavia. Durante i suoi studi, ha fatto volontariato in una struttura per adolescenti con problemi comportamentali. Dopo la laurea nel 1985, si trasferisce prima a Breslavia (Wrocław) e successivamente a Wałbrzych, dove ha iniziato a praticare come terapeuta. Tokarczuk si considera una seguace della scuola di Carl Gustav Jung e cita la sua psicologia come un'ispirazione per il suo lavoro letterario. Dal 1998 Tokarczuk vive in un piccolo villaggio vicino a Nowa Ruda, dove ha sede anche Ruta, la sua piccola casa editrice. È membro del partito Partia Zieloni, i "Verdi" polacchi, ed è ideologicamente vicina alla sinistra.