Maurice Ronet, pseudonimo di Maurice Julien Marie Robinet (Nizza, 13 aprile 1927 – Parigi, 14 marzo 1983), è stato un attore, regista e scrittore francese.
Sulle orme del padre Émile, dopo aver frequentato il Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi, iniziò la carriera artistica come attore di teatro, soprattutto in lavori contemporanei. Esordì nel cinema nel 1949 con il film Le sedicenni (1949) di Jacques Becker, uno studio sui comportamenti della gioventù parigina del dopoguerra, che ebbe il merito di lanciare anche gli attori Daniel Gélin, Brigitte Auber e Nicole Courcel. La definitiva consacrazione di Ronet si deve però ai ruoli interpretati diversi anni dopo in due film di Louis Malle, Ascensore per il patibolo (1957) e, soprattutto, Fuoco fatuo (1963), di cui fu protagonista e autentico mattatore.
La sua estrazione sociale e cultura, unite ad una "misura e sottigliezza recitativa, sia che interpretasse giovani ambigui e tormentati o borghesi deboli e viziati o ancora uomini in preda ad una lucida disperazione" lo resero attore congeniale ai corrosivi ritratti della famiglia borghese tipici della cinematografia di Claude Chabrol. Gran parte del percorso artistico dell'attore è composto di caratterizzazioni di personaggi della borghesia, siano essi vacui rampolli di ricche famiglie, come in Delitto in pieno sole (1959), interpretato con Alain Delon, o Il peccato degli anni verdi (1960), comandanti partigiani come in La lunga marcia (1966), scrittori o intellettuali in crisi, come in Tre camere a Manhattan (1965), Gli uccelli vanno a morire in Perù (1967), Les Femmes (1969), spesso invischiati in torbide vicende affettive.