Flavio Briatore (Verzuolo, 12 aprile 1950) è un imprenditore e dirigente sportivo italiano.
È conosciuto principalmente per essere stato team manager in Formula 1, prima con la scuderia Benetton e poi con la scuderia Renault F1, e per essere proprietario di locali alla moda come il Billionaire a Dubai, Porto Cervo e Montecarlo, il Twiga a Marina di Pietrasanta e Montecarlo, e del lussuoso resort Lion in The Sun a Malindi in Kenya.
Nasce da genitori maestri di scuola elementare e si sposta poi con loro a Montaldo di Mondovì. Ha una sorella più giovane ed aveva un fratello, gemello della sorella, deceduto nel 2015 per un infarto. Frequenta l'Istituto Tecnico per Geometri a Cuneo dove ha per compagno Piergiorgio Odifreddi, viene bocciato due volte, in seconda e in terza superiore. Dopo il conseguimento da privatista del diploma di geometra (con una tesina riguardante il progetto di una stalla) comincia a lavorare come maestro di sci e gestore di ristoranti per poi arrivare ad aprirne uno suo,a San Giacomo di Roburent, il Tribüla (in piemontese, "tribülé" significa procedere con fatica, dover superare molti ostacoli), suo soprannome giovanile, che in seguito chiude per mancanza di risultati economici soddisfacenti. Dopo aver fatto l'assicuratore a Saluzzo, negli anni settanta collabora con il finanziere e costruttore edile di Cuneo Attilio Dutto, che aveva rilevato la Paramatti Vernici, azienda già di proprietà di Michele Sindona. Il 21 marzo 1979 Dutto viene assassinato a Cuneo con una bomba collegata all'accensione della sua auto: la verità sul caso non verrà mai accertata, ma in base ad alcune testimonianze, l'omicidio sembra essere opera della criminalità organizzata. In seguito alla scomparsa di Dutto, Briatore si trasferisce a Milano, dove comincia a frequentare l'ambiente della Borsa.