Carl Craig (Detroit, 22 maggio 1969) è un tastierista, disc-jockey e produttore discografico statunitense. È famoso soprattutto nell'ambito della musica techno.
Nato a Detroit, la famosa "motor city" all'interno della quale, 15 anni dopo un effervescente movimento musicale afroamericano gettò le basi per la musica techno. Movimento nel quale Craig si inserisce con naturalezza grazie alle sue qualità come tastierista che lo portano a collaborare con i pionieri di quella che allora era l'embrione del genere che conosciamo oggi. Juan Atkins ("The Originator") ma soprattutto Derrick May ("The Innovator") furono i suoi primi mentori. Cruciale per l'incontro con la Techno di Detroit è l'assidua frequentazione del "Music Institute", un Club, un locale da ballo (aperto nel 1988) guidato musicalmente dal citato Derrick May, si ricordano anche: Chez Damier ed Alton Miller.
Carl Craig inizia la sua carriera discografica nel 1989, sotto lo pseudonimo di "Psyche", con l'EP "Crack Down", inciso per la Transmat Records di Derrick May. Nel 1990 sarà la volta di "BFC" (altro pseudonimo di Carl Craig) con l'EP "Evolution", sempre lo stesso anno il Nostro decide di mettere in piedi una etichetta discografica con Damon Booker, che si chiamerà: "Retroactive Records", la quale sul finire del 1990 pubblicherà un disco compilation (dal titolo: Equinox chapter one"), dove tra gli altri compaiono i citati BFC con la prima versione di "Climax". Nel 1991 si nasconderà sotto le spoglie di "69" con l'EP "4 Jazz Funk Classics", poi sarà la volta dei "Paperclip People" con "Oscillator" ed infine Carl Craig inciderà con il suo nome il primo disco dal titolo: "No More Words". Divergenze sulla conduzione della Retroactive Records con Damon, lo portano a fondare la "Planet E Records" nel 1992 ed a pubblicare le sue produzioni su questa etichetta. Il primo titolo (PE VARI US 010 LP) pubblicato da Planet E farà conoscere al mondo gli "Innerzone Orchestra", gruppo formato dallo stesso Craig insieme a Craig Taborn, Francisco Mora Catlett, con l'incisione sulla side B di tale disco della track "Bug In The Bass Bin". Tale titolo resterà nella storia dell'elettronica (e ristampato poi successivamente varie volte su Mo Wax records) in quanto fu una delle tracks anticipatrici della Drum and bass (o almeno una parte di esso). Il 1993 è un anno fiacco per il nostro si ricorda qui solo l'ottimo EP dei 69 "Sound on Sound". Il 1994 si concentra sul progetto più House della sua produzione e cioè i citati "Paperclip People" con i quali fa uscire "Remake", una track costruita su di un campionamento di E2-E4 di Manuel Göttsching e che successivamente si trasformerà in "The Throw" con la quale riesce a strappare un contratto con l'Open Records di Londra (l'etichetta del Ministry of Sound). L'onda del successo dei Paperclip People, viene definitivamente sancita con il successivo singolo "The Climax" (1995) ed infine con "The Floor" (1996) e "Steam" (1996).